Haroldo Conti. Lo scrittore del grande Delta

Haroldo Pedro Conti nasce  il 25 maggio 1925 a Chacabuco, piccola citta’ in provincia di Buenos Aires. Durante la vita fa molti lavori: maestro nelle campagne rurali, attore, regista, seminarista, trasportatore, pilota e professore di filosofia.

Ha rapporti con il mondo del cinema come sceneggiatore e lavora a parecchi film tra cui il film di Nicolas Sarquis: La morte di Sebastiano Arache.

Nel 1955 si sposa con Dora Campos e successivamente ha due figli: Alessandra e Marcello.

La sua attività principale è quella di romanziere e novellista.

Ha una capacità rara di raccontare la natura facendo sentire il lettore dentro e in mezzo ai suoni e ai profumi. Il grande Delta del fiume Paranà è l’ambiente che più ama raccontare e descrivere, indugiando sul suo lento e maestoso percorso, sugli uomini che vivono le sue sponde e anche sui pesci che lo abitano.

La narrazione ha una rara forza descrittiva e, a volte, diventa lirica.

Colpisce la capacità insolita con cui viene gestito il mondo semplice delle emozioni evitando però di cadere in banale sentimentalismo.

Haroldo non è nato sul Delta ma riesce a parlare del Delta come se fosse il paesaggio della sua infanzia e lo trasforma in uno spazio mitico. La passione per il fiume nasce presto nel 1949 quando Haroldo affitta una casetta e una barca e percorre il fiume in lungo e in  largo.

Da questa esperienza viene il romanzo più significativo di Conti: Sudeste. Il racconto di una vita d’avventura, vagabondaggio in un’ambiente marginale, in parte dimenticato, a un’ora di automobile dalla moderna metropoli di Baires.

Con il libro Mascarò, il cacciatore americano, vince il premio della rivista Life.

Il 5 maggio del 1976, durante la dittatura militare argentina, viene sequestrato e da quel giorno scompare per sempre come migliaia di suoi connazionali.

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